lunedì 28 aprile 2014

VOTARE PER CHI? di Piemme

28 aprile. Le elezioni europee si approssimano. Che sia una scadenza importante non c'è dubbio. In Italia doppiamente importante.
Da una parte c'è la dimensione europea del voto. Il blocco eurista dominante ha bisogno di una vittoria schiacciante, non solo sulle forze anti-euro ma pure su quelle cosiddette "euro-scettiche".
D'altra parte le elezioni del 25 maggio hanno un indiscutibile significato interno, tutto italiano. Anche in questo caso il blocco eurista ha bisogno di una vittoria schiacciante, quella di Renzi, del Pd e dei suoi alleati di governo.

In questo contesto, ne sia pienamente consapevole o meno, quella larga parte della popolazione che sta pagando a carissimo prezzo le politiche liberiste di macelleria sociale messe in atto per salvare il regime dell'euro,  deve augurarsi una sonora sconfitta del blocco politico che sostiene il governo Renzi, a sua volta appoggiato dalle frazioni globaliste del capitalismo italiano e dai poteri oligarchici euro-tedeschi.

Il 25 maggio, con un fava, potremmo quindi prendere due piccioni.
Azzoppare Renzi, mostrando che le forze che lo tengono in piedi sono una minoranza nel Paese, e bastonare tutto il fronte borghese che sostiene il disegno eurista. Un simile risultato, siccome indebolirebbe i dominanti, darebbe coraggio ai dominati, dando quindi una spinta alla protesta sociale, avvicinando il momento della sollevazione popolare.
La vergognosa posizione della "Rete LIRA" (clicca per ingrandire)

Sbaglia di grosso, tuttavia, chi ritiene che un voto valga l'altro, basta che vada ad una lista d'opposizione, comprese le liste della Lega Nord e di Fratelli d'Italia. I politicanti di queste formazioni hanno sostenuto, in quanto elementi integranti del centro-destra, pressoché tutti i passaggi che hanno permesso lo strangolamento del popolo lavoratore, la svendita della sovranità nazionale, lo stupro della Costituzione e della democrazia.

I politicanti leghisti e postfascisti, fosse solo per questo, vanno puniti, non premiati. Ma vanno puniti per una ragione ancora più seria: la loro tardiva opposizione all'euro non è solo opportunistica, avviene in nome di una concezione liberistica e antidemocratica —per non parlare dello specioso indipendentismo leghista, rivelatosi per fortuna una buffonata demagogica. Un'avanzata elettorale di questi rottami reazionari lungi dal dare ossigeno alla rivolta popolare, la castrerebbe sul nascere. Voti a queste forze fantoccio, infine, serviranno a tenere in vita il berlusconismo moribondo. Dio ce ne scampi!

E' proprio questa, invece, la posizione di certi anti-euristi allo sbando come la "Rete LIRA" (vedi sopra). Ecco dove conduce il mix tra un'analisi sballata delle ragioni più profonde della crisi sistemica (la questione monetaria considerata come l'alfa e l'omega); l'amore per il capitalismo; e la leggenda metropolitana della fine della "dicotomia tra destra e sinistra".

Votare per la lista L'altra Europa con Tsipras? Nemmeno per sogno! Perché e per come questa lista si consideri, ed in effetti sia, la quinta ruota del carro e/o la foglia di fico del fronte politico eurista dominante l'ha ben spiegato Leonardo Mazzei e senza timore di smentita giorni addietro.

Non resta, se le nostre analisi sono giuste, che votare per le liste del Movimento 5 Stelle, indicando la preferenza per quei candidati che, magari sfuggiti alle maglie strette del Casaleggio, si spingeranno più avanti della linea zoppa ufficiale, quelli che (e ci sono) eventualmente proporranno l'uscita dall'eurozona.

Un successo di M5S, se fosse robusto, azzopperebbe infatti Renzi e potrebbe far saltare i piani governisti dei dominanti che lo considerano la loro ultima risorsa. Per quanto sulla questione dell'euro la linea dei pentastellati sia confusa e contraddittoria (vedi il manifesto in sette punti qui accanto) non ci può essere il minimo dubbio una forte affermazione di M5S produrrebbe un un terremoto la cui onda d'urto giungerebbe fino ai santuari eurocratici di Bruxelles, Berlino e Francoforte.

Un successo di M5S darebbe di converso slancio a tutte quelle forze politiche e sociali che si battono per la riconquista della sovranità nazionale, lotta che passa non solo per l'uscita dall'euro, ma pure per per la difesa della Costituzione, contro a legge elettorale truffa Italicum, contro i provvedimenti liberisti a danno del proletariato come il Job Act. Battaglie, queste ultime, che i pentastellati stanno conducendo con coraggio e fermezza, seppure solo dentro il Palazzo.

Che M5S non sia in grado di strutturare un'opposizione sociale antagonista, che sia prigioniero di un disarmante cretinismo istituzionale ed elettorale, questo, lo abbiamo sempre detto. Questo non può essere un alibi per disinteressarsi all'esito della battaglia del 25 maggio, che si svolge infatti col voto. Nè ci passa per la testa di chiedere ai pentastellati di mettersi essi alla testa della sollevazione popolare. Questo è un compito che spetta semmai ai sovranisti rivoluzionari. In tempi difficili come questi a noi non avanza, ma certo basta, che le urne contribuiscano a indebolire i nemici e a dare ossigeno e coraggio agli italiani che han già capito che dal marasma se ne esce solo con una svolta radicale, con un governo popolare d'emergenza che accompagni la riconquista della sovranità politica e monetaria con una serie di misure audaci antiliberiste a difesa del popolo lavoratore.

43 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava Redazione.
Ragazzi se Grillo fa un grande risultato "loro" saranno costretti a rifugiarsi per l'ennesima volta nelle grandi intese dato che con l'Italicum, a un eventuale ballottaggio alle politiche (che in caso di vittoria a 5 Stelle probabilmente sarebbero anticipate a fine anno) Grillo rischierebbe davvero di fare rubamazzo.
Si dovranno rifugiare in qualche riedizione di legge elettorale ridicola per fare la solita inciucio ma questa volta sarebbe l'ultima perché gli italiani dopo lo sperabile ribaltone alle europee saranno assetati di cambiamento.

Insomma la situazione diventerebbe fluida anzi estremamente fluida e si aprirebbero diverse finestre di opportunità politica per tornare alla vera democrazia.

Lo dico da mesi e mesi da tutte le parti, spesso trovandomi costretto a litigare col fesso di turno che se ne esce con la storia di Grillo gatekeeper (e anche se fosse? Sveglia, non ce ne frega niente a noi); mi fa quindi molto piacere di vedere che almeno la gente competente come Redazione condivide questo punto di vista.

E tenete d'occhio la Francia che storicamente il tappo salta sempre lí.

Anonimo ha detto...

M5s ,confusi e contraddittori ,a Me non sembra ,Credo sia una loro strategia per Non cambiare Nulla ,di Pifferai ne abbiamo già avuto uno Purtroppo e per lungo tempo Non andare a Votare significa favorire il PD e tutti quei milioni ,oltre 9 di corrotti e complici che lo votano.Personalmente darò la mia fiducia al Prof Borghi che poi si appoggia alla Lega Nord (che detesto), per me diventa un aspetto marginale ,anche in Francia molti Voteranno Le Pen pur non essendo di Destra .La Cosa che conta per il momento e' chi può farci uscire dall'euro con il minor danno possibile.

Anonimo ha detto...

1) non sono elezioni politiche
2) il parlamento europeo non ha potere legislativo
3) non va premiato chi come Grillo usa l'euro in maniera strumentale
4) la Lega ha un sincero interesse che le industrie del nord prendano fiato.

Onde per cui voto Lega.
Anche se alle politiche non li voterei mai e poi mai.
E faccio pure il tifo per la Le Pen

Unknown ha detto...

Io credo che l'unica alternativa sia il 5s, votare lega neanche da morto piuttosto risorgo e mi ammazzo di nuovo. Adesso c'è chi parla di complottismo a 5s una serie di pazzi si inerpica per discorsi assurdi che a questo punto meglio credere agli gnomi dei boschi, alieni ecc... Ragazzi lasciate perdere le scie chimiche le uniche vere sono quelle che si sniffano i parlamentari di pd/pdl. Siamo concreti per ora non ci resta che votare m5s in attesa che una vera sinistra risorga.

Ponchia Massimo ha detto...

Caro Anonimo che a te non freghi niente che Grillo sia uno che "vuole cambiare tutto per non cambiare niente" è un problema tuo. Non per questo hai diritto di dare del fesso a chi pensa che Grillo sia solo un gatekeeper. Per quel che mi riguarda posso dire che per me il M5S pur avendo dentro tanti personaggi sicuramente "in buona fede" e convinti delle lotte che portano avanti hanno addosso un gravissimo peccato originale e cioè di adeguarsi passivamente alle direttive di Grillo il quale, almeno a mio parere, ha un preciso interesse a far si che le cose qui in Italia cambino il meno possibile. E come si sa, uno dei migliori modi per star fermi è "urlare che bisogna muoversi" badando bene però a non fare alcun passo avanti. Così è Grillo. Io credo che la redazione di sollevazione faccia male a consigliare di votare il M5S solo perché "è il male minore". Anche perché comunque vadano le votazioni europee, non scalfiranno neanche minimamente i piani già decisi presso la BCE e il FMI. Anzi partecipando al voto, in qualche modo legittimeremo il sistema europeo, dando agli italiani che vogliono veramente cambiare le cose un segnale di ambiguità del nostro Movimento, altro che sagnale positivo. Certe volte bisogna avere anche il coraggio di fare un passo indietro e semplicemente dire: QUESTO PARLAMENTO-FARSA NON MERITA IL MIO VOTO NE QUELLO DI QUALSIASI ALTRO ITALIANO, PERTANTO PASSO. Questo è uno di quei casi.

Alberto ha detto...

Ho partecipato l'altra sera ad una tappa del "#VinciamoNoiTour" della Lombardia, dove parlano "portavoce" locali, regionali, nazionali.

Durissimi contro fiscal compact, ERF, pareggio di bilancio e casta connivente. Non una parola sul TTIP. Il programma è quello di riformare subito le regole europee, e se la risposta è picche (come è ovvio che sia) indire il referendum unilaterale sull'euro.
Ma tutto questo non rende l'idea portante del movimento, che è veramente naif, molto simile ad una "rivolta popolare istituzionale" degli onesti calpestati e tartassati dalla dirigenza corrotta al potere.

C'è molta rabbia per la realtà ereditata ed entusiasmo per la realtà possibile. Questo passa il convento, ma è molto sentito e partecipato. Non c'è ancora molto spazio per le "avanguardie", ma una crescente consapevolezza di crescere in fretta. Dalle macerie accumulate nell'ultimo trentennio forse non si può pretendere di più, e già questo per me è un miracolo, decisamente migliore di quello francese. Non vedo altre speranze più fondate e più sane.

Anonimo ha detto...

Come ho detto voterò Grillo.

Volevo far presente che se proprio si vuole pensare che Grillo è il Pope Gapon, che fa inkazzare la gente senza spingerla alla sommossa, è anche vero che storicamente è tutto da dimostrare che il Pope abbia ritardato la Rivoluzione e forse, al contrario, l'ha resa inevitabile (chiedo conferma a Redazione).
Dopodiché ragazzi, se M5S si dichiarano favorevoli al TTIP, se non fanno niente contro il Fiscal Compact, se messi alle strette dal rifiuto dell'Europa non proporranno di uscire dall'euro non solo non li si vota più ma saranno abbandonati in maniera traumatica anche dalla loro base.
Se vince a mani basse il PD farà comunque peggio dei 5 Stelle e la Lega nel migliore dei casi si avvicinerà al 10, non di più.
Mi pare che ci sia poco da scegliere.

Fiorenzo Fraioli ha detto...

Ho scritto un post di commento a questo di Piemme.

Tempo e vuoto

Anonimo ha detto...

Uscire dall'Euro ,creare una banca centrale nazionale che sola possa emettere moneta ,separare le banche delle operazioni finanziarie da quelle di credito alle imprese e cittadini .questi sono i provvedimenti fondamentali da affrontare subito il resto viene a seguire perché sono effetti dei problemi fondamentali .questo ci deve entrare nella testa altrimenti perdiamo tempo e restiamo dove siamo ,anzi peggio.Tutto ciò che Siamo diventati non lo siamo diventati in pochi giorni ,quindi?

Anonimo ha detto...

Dire "con la lega mai" significa non aver capito un cazzo della fase politica che stiamo vivendo. Non esiste una quasi sinistra legata a valori piu' o meno demicratci a antifascisti (il PD). Eistono due destre, anzi tre. Una legata a quella parte di capitale che si è inserita nel circuito economico dominato dalla Germania e che non ha alcun interesse a mantenere un livello di vita decente per la popolazione italiana ( ancora il PD). Questo semplicemente perche è orientata al mercato estero e vuole concorrere sul basso costa del lavoro. Esiste una seconda destra iperliberista, altrettanto e forse pu'pericolosa della prima, probabilmente legata al carro degli USA ( M.5 stelle). Ed esiste una terza destra,in gran parte espressione politica del piccolo capitalismo che produce per il mercato interno e di conseguenza interessata al mentenimento di un ragionevole livello di vita della popolazione italiana, e cioè lega e Fratelli d'Italia.Questa destra è, questa fase, in scontro netto con le due destre iperliberiste e globaliste.Inoltre è politicamente irrilevante la sisnistra marxista.Ne deriva la necessita di utilizzare questa destra per bloccare la trasformazione dell'italia in una colonia tedesca, in primis uscendo dall'euro.In altri termini l'appoggio elettorale alle destre sovraniste, se ha successo, è il terreno piu' favorevole per un progetto politico ( da costrire)che unisca indipendenza nazionale e ripresa della lotta di classe. Cosi' hanno fatto i movimenti di liberazione nazionale degli anni 60 e 70..
Un comunista anonimo.

Anonimo ha detto...

I 7 punti 7 di Grillo sono una pagliacciata.

1) Non è costituzionalmente fattibile a meno di non avere i 2/3 del Parlamento.

2) Il FC non è una causa della crisi

3) Gli eurbond si faranno con l'ERF o non si faranno ed in ogni caso non è il debito pubblico il problema

4) L'Unione Monetaria Latina c'è già stata ed ha fallito

Lasciamo perdere tutto il resto aggiungendo solo che la filiera corta non la fai con la valuta forte che è invece un sistema pensato proprio per non consumare beni interni ma importarli ed il Pareggio di Bilancio lo togli cambiando la nostra Costituzione o forse Grillo spera che sia la Merkel a togliercelo d'ufficio.

Il M5S sta quindi mentendo sia sulle cause che sulle soluzioni della crisi, e mentire in una crisi così grave che sta costando la vita a centinaia di persone e la deindustrializzazione di un intero paese equivale a mentire durante un'epidemia di peste dicendo che basta prendere un'aspirina. Il M5S si sta comportando esattamente come il PD.

Teresa

Bandreus ha detto...

Cos'é l'euro se non uno strumento di soggiogazione dei popoli, attraverso il quale il capitale realizza il liberismo più assoluto? Non ti rendi conto che oggi combattere l'eurocrazia è esattamente nè più e nè meno una lotta per la liberazione? Quindi tanti coraggiosi partigiani avrebbero sacrificato le loro vite per liberarci dal nazi-fascismo, solo perché così poi potessimo lasciarci annientare dal medesimo male ma perseguito con armi diverse?

No caro Piemme, qui le cose sono due: o non hai capito, o sei in mala fede.

Io voterò convintamente Francesca Onorato, persona onesta e preparatissima che ha capito, oggi, qual'è il vero male da combattere. La voterò convintamente perchè la battaglia per l'uscita dall'euro è giusta, e poco importa se è candidata (comunque da indipendente) nella lista di questo o quel partito.

Votare m5s? Ma scherzi? Non abbiamo assolutamente bisogno di mandare in europa gente impreparata (per quanto volenterosa) che poi sarà inevitabilmente manipolata da Grillo e Casaleggio, secondo il capriccio del momento. Infatti penso che, in questo momento più che mai, votare il m5s per le europee potrebbe rivelarsi assai pericoloso.

Lorenzo ha detto...

Ho letto il post di Fraioli / Eco della rete.

Francamente l'idea che un successo del PUDE sia destinato a rimanere momentaneo e tanto più quella secondo cui un arretramento del M5S aprirebbe la strada alla crescita del sovranismo puro mi paiono scommesse ancora più arrischiate di quella di Sollevazione.

Tanto l'approccio di Sollevazione quanto quello di D'Andrea-ARS-Appello al popolo mi sembrano viziati nello stesso coefficente: non vogliono capire che i rivoluzionari devono anzitutto pensare ad abbattere il regime esistente e poi pensare a costruire qualcosa di nuovo (scannandosi fra di loro). E a questo scopo valgono due principi: anzitutto la schmittiana logica del politico, per cui ogni nemico del mio nemico è mio amico (Lenin che si accorda coi tedeschi per rientrare in Russia). Poi la massima del tantopeggio tantomeglio (Lenin che fa la rivoluzione grazie alla guerra che aveva scioccamente fatto di tutto per evitare). Tutto il resto è controproducente dottrinarismo.

Il problema della sinistra è che rimane sempre tre passi al di qua della linea del nichilismo. Cosa sacrosanta in rapporto alla propaganda che si rivolge al gregge, ma mortifera nel guidare l'operato del rivoluzionario in un'epoca (si spera) di rinnovate "tempeste d'acciaio" e "mobilitazioni totali" (E. Juenger).

michele ha detto...

Ti cito:
"Azzoppare Renzi, mostrando che le forze che lo tengono in piedi sono una minoranza nel Paese, e bastonare tutto il fronte borghese che sostiene il disegno eurista. Un simile risultato, siccome indebolirebbe i dominanti, darebbe coraggio ai dominati, dando quindi una spinta alla protesta sociale, avvicinando il momento della sollevazione popolare"
Questa cosa l'avevate detta anche 14 mesi fa e i fatti dimostrano vi siete sbagliati.
Quando un'ipotesi fallisce se ne formula un'altra. Sono i mosconi che continuano a sbattere contro il vetro. Tu non credevi che ci fosse una differenza ontologia fra l'ape e il comunista?

Anonimo ha detto...

Concordo su molte cose dette da Fraioli , come non consentire il monopolio della vittoria al M5s ciò aprirebbe uno scenario nuovo di cui potremmo pentirci amaramente
.Al di la delle sigle dei partiti ,io intendo dare fiducia soprattutto all'uomo intellettualmente capace di poterci fare uscire da questo incubo .Basta con i soliti personaggi spettacolo il tempo per giocare e' finito, quindi Voterò Borghi ,che sia con la Lega o altro ,per me in questo momento ciò che conta sono le capacità concrete della persona .

Claudio ha detto...

Massima solidarietà alla Redazione. Un anno fa scrivevo: "dovremmo prendere atto del fatto che la polemica anti-euro è ormai stabilmente egemonizzata dalle destre". La canea qui sopra sviluppatasi ne è una delle tante conferme.
Tra l'altro Grillo, nella sua apparente rozzezza, articola ragionamenti piuttosto consistenti. Uno degli ultimi: "uscire dall'euro non servirà a nulla se non ci liberiamo da questa classe politica". Questa singola frase vale mille volte più di qualsiasi slogan anti-euro, ed è incommensurabile rispetto alle scoregge leghiste.

Anonimo ha detto...

Volevo aggiungere che se da parte mia voterò 5 Stelle ritengo valide anche le scelte su Lega e Fratelli d'Italia.
Sì, ho capito, Fratelli d'Italia sono fascistacci....
Infatti io non li voto ma se permettete fra un fascistaccio e un testa di minkia in mala fede che vota PD (o un ominide che eroicamente si astiene sperando che il suo microscopico gruppuscolo ne ricavi qualche vantaggio) scelgo senza dubbio il primo.

Comunque qualcosa mi dice che Grillo fa il botto davvero, alla faccia dei pirla.

SOLLEVAZIONE ha detto...

MPL, come parte del COORDINAMENTO DELLA SINISTRA CONTRO L'EURO propone la nascita di un COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE, ovvero un'alleanza tattica la più ampia, con tutte le forze che siano per la riconquista piena della sovranità, quindi un'alleanza aperta anche a forze borghesi o di destra a patto che siano per la difesa della Costituzione repubblicana.
Un CLN se nascerà, vedrà la luce quando la battaglia sarà per la vita o per la morte.
Non siamo ancora in questa fase.
Adesso siamo nella fase precedente, quella in cui si vanno conformando i due fronti, i due eserciti.
Queste elezioni sono una tappa, importante, ma non sono il giudizio universale. Concorrono tuttavia a decidere quale sarà la fisionomia del futuro CLN.
La nostra scelta tattica di voto critico a M5S, oltre alle cose già dette sul vantaggio di un successo di M5S , ovvero che esso azzopperebbe (A) il regime eurocratico, e (B) l'operazione Renzi; si basa sull'assunto che una nuova avanzata di M5S darebbe forza all'ala democratica (di contro a quella reazionaria di Lega e Fratelli d'Italia) dell'auspicabile CLN.
Occorre impedire che le destre a vario titolo reazionarie e liberiste prendano il largo. Non vogliamo ritrovarci fra un paio d'anni con un lepenismo al 30%.

Anonimo ha detto...

Redazione

Eppure io penso che sia importante anche il dialogo con il lepenismo, quando arriverà da noi (e da noi sarà in forma ovviamente più becera):
La Le Pen non è una folle invasata e rappresenta comunque una parte di popolo che ha deciso di muoversi politicamente.
A noi fa comodo qualsiasi movimento di popolo purché non arrivi a farsi etero dirigere (come è successo al fascismo ma volendo anche al PC); in quanto movimento di popolo anche noi è ovvio che il dialogo è possibile e anzi indispensabile.
A mio avviso dovremmo entrare nell'ottica seconda la quale si può dialogare anche con chi è lontanissimo, al limite dell'inaccettabile, purché si sia d'accordo sul punto chiave che qualsiasi divergenza deve essere pensabile all'interno di una dialettica democratica.

Il sistema attuale invece tende a eliminare e rendere ininfluente qualsiasi voce contraria al mainstream di potere. La nostra forza sarà proprio quella di proporre una visione in cui tutte le voci, anche le più discutibili, trovino spazio a patto che accettino la vera pluralità democratica.

P.S.: Se Grillo fa il botto il PD si scinde con tutto quello che ne consegue.

Claudio Z. ha detto...

D'accordissimo con la redazione, voterò 5S. Le uniche alternative, ben peggiori, sarebbero il non voto o il voto a Tsipras.
Non mi capacito che ci siano sedicenti di sinistra che votano i fascisti, Lega inclusa. Davvero allucinante.

CZ

Claudio Z. ha detto...

D'accordo con l'altro Claudio, che pena questo proliferare di destri vecchi e nuovi.

I quali, tra l'altro, ci devono spiegare come chi ha governato con gli euristi fino a ieri può essere più credibile, come forza antisistema, di chi di si sta coerentamente rifiutando di farci accordi. L'unico argomento può essere che Bagnai deve fare carriera e solo i fasci gli aprono le porte.

Le alleanze con la destra vanno fatte? Per me ci sono già, e sono all'interno del M5S, dove confluiscono sensibilità diverse e dove finirtà anche il mio voto.

Le uniche alternative, per quanto mi riguarda, sarebbero il voto a Tsipras o l'astensione. Di votare i fascisti, Lega compresa, non se ne parla neanche. Perché in ballo non c'è solo la questione valutaria e sugli altri temi i fascisti hanno, come sempre, posizioni aberranti.

Anonimo ha detto...

SE il M5S otterrà un risultato forte sarà come se una bomba esplodesse nelle trincee dei "malpensanti". Intendo per tali gli avversari sommersi o manifesti della Democrazia, cioè tutti quelli ai quali la nostra Costituzione risulta "indigesta"..

Unknown ha detto...

I Geni di Movimento per la Liberazione, dopo aver tradito lo spirito e gli ideali dell'Alleanza sovranista Lira, attaccano pesantemente la coalizione definendo vergognosa l'indicazione di votare Lega e FDI, "rei" di aver compiuto una vera scelta no euro.
Loro preferiscono dare indicazione di voto sul partito di Casaleggio, quello per cui "l'euro non e' un problema, bisogna tagliare la spesa pubblica di 2/7."
Cari MPL, siete proprio sicuri di non essere voi a dovervi vergognare?

Anonimo ha detto...

Qui si continua a parlare destra / sinistra ,quando partiti di destra si comportano da sinistra e partiti di sinistra si comportano da destra ,tutto il contrario di tutto.In questo Caos poi ci siamo lasciati affascinare da Pifferai per lungo tempo e continuiamo su questa strada a lasciarci illudere .Quando spunta invece una persona con caratteristiche di competenza a dare un concreto contributo ,lo attacchiamo come arrampicatore o fascistoide senza sapere chi sono i veri fascisti di oggi,ma tanto per parlare a vanvera.Così abbandoniamo sempre di più il problema di fondo del nostro male comune.

Francisco La Manna ha detto...

Non ho capito la recondita motivazione per la quale bisogna votare a tutti i costi per queste elezioni europee.. veramente! Come dice Barnard, giustamente, è come credere di influenzare il mercato americano comprando il pane dal fornaio sotto casa..

SOLLEVAZIONE ha detto...

STUCCHEVOLE

Questa storia che non ci sarebbe più opposizione e differenza tra destra e sinistra è diventata davvero stucchevole.

E' di sinistra difendere gli ideali di eguaglianza sociale e di fratellanza, quindi gli interessi degli oppressi e degli sfruttati; il principio che ci si debba liberare dalla schiavitù del lavoro salariato.

E' di destra l'idea opposta, quella per cui la divisione capitalistica tra sfruttatori e sfruttati corrisponda ad un "ordine naturale", che il benessere sia prodotto dal capitale e non dal lavoro; che l'egoismo sociale e non l'altruismo solidale debba essere il paradigma su cui far poggiare le relazioni sociali.

Che poi la sinistra sia diventata di destra e la destra di sinistra, questo, non rimuove per nulla, ma proprio per nulla, che queste due concezioni del mondo sono antagoniste. Così è sempre stato. Così sempre sarà.

Lo voglia o meno chi strombazza che l'opposizione è finita sguazza nella palude melmosa del "pensiero unico". Che fu fascista e corporativo e oggi neoliberista e globalista.

La sinistra che fu è diventata di destra? Vero! ma è falso il contrario belli nostri, che la destra sia diventata di sinistra. Lega e postfascisti di sinistra? Sono cazzate da bar dello sport.

Come infine non segnalare la contraddizione logica? Se la sinistra è diventata destra e la destra sinistra, vuol dire solo che sarebbe avvenuta una inversione dei poli, non certo l'abolizione dei poli.

Un ripassino di storia del pensiero filosofico non farebbe male, a partire dal principio di non-contraddizione e della regola dell'inferenza.

Anonimo ha detto...

D'accordo con la redazione, dopo mille tentennamenti e dubbi, dovuti alla disperazione del presente senza speranza...
Il voto al M5s porterà come minimo al caos interno e alla sollevazione popolare se non verranno immediatamente indette nuove elezioni nazionali come previsto da loro programma ... (lo hanno più e più volte ripetuto agli elettori durante la campagna in atto). Per cui se manterranno questa promessa si aprono ampi spazi di novità politica, se non la manterranno il MOv5s si dovrà confrontare con un elettorato dissidente che si rivolgerà altrove o modificherà il movimento stesso. Chi non risica non rosica a parer mio. Anche se Borghi mi è personalmente simpatico con il voto alla Lega non si arriva da nessuna parte (vedi i precedenti)al massimo confluirà in un alleanza euroscettica che da sola non potrà fare molto lì in europa, mentre dal punto di vista interno-nazionale sarà una minoranza ignorata e molto ma molto contrastata che finirà per prendere una piega ancora più intollernate e fascista.(proprio perchè ignorata)
Antonietta

Claudio Z. ha detto...

"Quando spunta invece una persona con caratteristiche di competenza a dare un concreto contributo ,lo attacchiamo come arrampicatore o fascistoide senza sapere chi sono i veri fascisti di oggi,ma tanto per parlare a vanvera."

Scusa, chi propone di sparare ai gommoni degli immigrati, o di bruciare le moschee non è fascista? Ti devo fare la cronologia delle esternazioni dei leghisti o dei Le Pen?

Unknown ha detto...

Boh, la posizione sulla Lista Tsipras in realtà mi sembra nasconda una "sinistrismofobia" strisciante. Qual è la differenza essenziale tra loro e l'M5S? Entrambi sono convinti di poter riformare l'UE, essenzialmente.

Lorenzo ha detto...

In primis un ripassino di storia delle dottrine politiche non farebbe male neppure a voi, portati come siete a meticciare sistematicamente tutto ciò che non si identifica col vostro mitologema umanista amalgamando capitalismo e fascismo, liberalismo e socialismo nazionale, sfruttatori di operai e sfruttatori di mezzi negri in un'unica pappa indistinta etichettata come "destra".

In secundis non si verifica al giorno d'oggi alcun trapasso incrociato fra destra e sinistra. E' invece accaduto che sia destra che sinistra siano svanite assimilandosi al mainstream liberista e all'impero mondiale statunitense.

Chi oggi vi si oppone tende ad abbandonare le vecchie piattaforme idealogiche battendo il chiodo sugli aspetti concretamente più distruttivi del regime globalista. Ecco perché i movimenti antieuropeisti tendono a formare piattaforme programmatiche simili e la vecchia contrapposizione fra destra e sinistra, legata ai temi dell'egualitarismo e dell'umanismo, tende a cadere in secondo piano.

Nulla poi osta che voi, sulla base della vostra personale e soggettiva scelta di valore, continuiate ad avvertire questi temi come essenziali, o addirittura prevediate che riacquistino la loro centralità. Ma sarebbe bene imparare a distinguere la tendenza politica attuale dal proprio orientamento assiologico.

Claudio Z. ha detto...

Lorenzo, per fare un esempio concreto, ti riporto una recentissima dichiarazione di Salvini:

"Polemiche contro i Poliziotti del Sap che hanno osato applaudire dei loro colleghi condannati. Io sto con i Poliziotti, con i Carabinieri, e con chiunque rischia la vita per difendere i Cittadini".

Ti sembra un tema essenziale, attuale, che unisce gli aniteuropeisti?
E soprattutto, voteresti un bastardo del genere?

SOLLEVAZIONE ha detto...

gentile Lorenzo,

Di sicuro lei sa cosa sia una Weltanschauung.
C'è una visione del mondo che nel senso comune è di sinistra, un'altra di destra (a proposito di assiologia e di valori). Poi ci sono di mezzo gli interessi di classe, che come questa crisi dimostra sono contrapposti, in barba a tutti i discorsi, vuoi di una certa sociologia anglosassone d'accatto, vuoi di una certa mistica fascistoide sulla "comunità nazionale".

Lei può rigirare la frittata come meglio le aggrada, ma vede, a forza di rigirarla questa si carbonizza, cessa di essere frittata, diventa una variante del "pensiero unico", la narrazione neoliberista anticomunista abbellita con quale sofisma ideologico.

Marx è morto, noi non ci sentiamo troppo bene, ma non abbiamo portato il cervello all'ammasso.

Anonimo ha detto...

Farei notare che " la leggenda metropolitana della fine della "dicotomia tra destra e sinistra" è esattamente uno dei pilastri della "cultura politica" del M5S.
Invitare al voto un movimento che basa la sua azione politica anche sulla fine della dicotomia destra sinistra è quanto meno schizofrenico.
Se proprio nn ce la fate a votare un indipendente come Borghi sarebbe più coerente da parte vostra invitare all'astensione.

Anonimo ha detto...

Ho notato che spesso una persona viene considerata di sinistra solo perchè è a favore di una certa presenza dello stato nella società. Se ad esempio uno di destra potrebbe essere considerato di sinistra perchè è a favore dello stato sociale. Ma allora a rigor di logica pure la Tatcher dovrebbe essere considerata di sinistra visto che non si azzardò mai a privatizzare la sanità pubblica inglese che al giorno d'oggi nonostante i governi neoliberisti che si sono succeduti ha un numero di impiegati più alto di quelli in Italia (azz... non sarà che il neoliberismo anglosassone è di sinsitra??). E di sinistra allora dovremmo considerare Bismarck e l'Imperatore del Giappone perchè la Prussia e l'Impero avevano i servizi pubblici

A mio avviso la dicotomia non si basa solo sull'aspetto economico, ma anche sull'aspetto delle idee di uguaglianza e democrazia, buonissimo è questo spunto di Barnard:http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=836

Qualcuno ora potrebbe obiettare che a sx c'era Stalin che era un tiranno, un antidemocratico, ecc....ecc....

Eppure Stalin a differenza di quello che si pensi era contrario alla spartizione della Germania e anzi auspicava sia in Germania che in Europa il socialismo fiorisse su basi democratiche:
http://archiviostorico.corriere.it/1994/aprile/08/Stalin_sognava_Germania_unita_co_0_9404082630.shtml

SOLLEVAZIONE ha detto...

Voto M5S perché...

non ha fatto compromessi coi partiti di regime,
perchè vuole cacciare Napolitano,
perché difende la Costituzione antifascista,
perché chiede una legge elettorale proporzionale,
perché se vince M5S cade Renzi e trema Bruxelles,
perché è contro la bancocrazia,
perché è contro il Fiscal compact,
perché è contro il pareggio di bilancio,
perché condanna la gabbia eurista,
perché dice che il debito pubblico non va pagato,
perché è contro il jobs act,
perché non vuole tagliare la spesa pubblica,
perché vuole la piena occupazione,
perché difende i beni comuni,
perché sulla crisi ucraina non ha una posizione filo-nato,
perché dice di non avere nulla a che vedere con Marine Le Pen.

Può bastare?
(Piemme)

Lorenzo ha detto...

@ PM: a me il comunismo sta benissimo se serve a distruggere la plutocrazia. Approvo il vs. progetto sollevatorio e vedo nel crollo dell'URSS il peccato capitale di questo cinquantennio.

E' che le vostre brutali cesure ideologiche (per cui il mondo si dividerebbe in sinistra da una parte e fascismo-nazismo-capitalismo-liberalismo-liberismo dall'altra) stimolano le repliche polemiche e rischiano di indebolire la lotta contro il globalismo. Ma capisco che vi siate già spinti all'estremo limite digeribile dal vs. contesto politico di riferimento...

Anonimo ha detto...

Spett.le Redazione,
complimenti! Questo significa voler essere chiari, logici e razionali.
Si fa una cosa anche perché c'è un buon motivo per non farne un'altra.

SOLLEVAZIONE ha detto...

La fine della storia di Fukuyama... do you remember?


Volenti o nolenti è la storia ci ha consegnato una imperitura differenza di visione del mondo tra destra e sinistra.

Affermare che questa "cesura" non ha più ragione d'essere, al di là di capziosi sofismi intellettualistici, rivela una pericolosa sudditanza proprio rispetto alla grande narrazione neoliberista, globalista e plutocratica. La fine della storia di Fukuyama... do you remember?
Era il 1992, a ridosso del 1989, quando, caduto il Muro di Berlino, l'imperialismo cantava vittoria e cadeva preda della sua euforia.
Qual'era il teorema di Fukuyama: che aveva vinto per sempre la "democrazia liberale" ed era finita la lotta di classe novecentesca.
Bando alle ciance signor Lorenzo: ci dica se condivide o non condivide il teorema su cui poggia la grande e falsa narrazione su cui il globalismo ha costruito la sua momentanea egemonia ideologica? Ci dica se anzi se considera questa narrazione la più sfacciata e melensa trappola ideologica dei dominanti!

Anonimo ha detto...

Bravi!!! Uniamo le forze, poi si vedrà. Bisogna abbattere il capitalismo e salvare la Patria.
saluti
Michele

Anonimo ha detto...

Naturalmente, votare per M5S: è l'unico voto che possa generare qualche seria contraddizione, e per questo va votato, anche se non hanno un programma rivoluzionario e marxista leninista (con o senza trattino).Piuttosto, dateci qualche dritta sulle preferenze.
Grazie.

Anonimo ha detto...

Voterò il M5S non perché sia il massimo, anzi, lo voterò per far perdere Renzi ed il PD, come ho votato M5S nel 2013 per far perdere Bersani. Semplice.

Giancarlo

Anonimo ha detto...

Le storie, spesso, hanno un "continua alla prossima puntata". Per fortuna.
Certo dopo i roghi di Hiroshima e Nagasaki e l'avvento degli "anni '90" l'attesa di qualche "prossima puntata" ha avuto una bella botta.
Però il "romanzo" non è ancora chiuso del tutto ....
Spes, ultima Dea.

Lorenzo ha detto...

Le castronerie di Fukuyama restano castronerie, ma non è detto che siano l'unica base da cui partire per argomentare un - parziale e progressivo - superamento della dicotomia destra-sinistra.

Proprio come la contrapposizione fra cattolici e protestanti si fondava sull'interpretazione delle scritture, e non è detto che queste rimangano la base dell'agire politico, allo stesso modo non è scontato che lo siano i principi umanisti ed egualitari che stanno alla base della contrapposizione destra-sinistra.

La logica del 'politico', avendo per base il dinamismo e l'aggressività connaturate a quella scimmia assassina che è l'essere umano, può estrinsecarsi in qualsiasi ambito contenutisticamente determinato.

Con ciò non penso che la dicotomia destra-sinistra sia scomparsa per magia. Dico che dinanzi all'assoluta egemonia neoliberale, che miscela al suo interno caratteri tradizionalmente afferenti all'una e all'altra sponda, questa dicotomia si è andata fortemente attenuando e dovrebbe far riflettere gli antiglobalisti sull'opportunità di osare inedite alleanze, o quantomeno ardite tregue delle armi.

Dico anche che il rigido schematismo con cui zeppate l'antiglobalismo di destra (es. il front national, che poi di destra ha sempre meno) nel fronte global-capitalista (sempre che ne esista uno) è grossolanamente errato. Come fanno razzismo e nazionalismo a far rima con globalismo?!

Minimizzando gli elementi di contiguità ed enfiando a dismisura quelli di opposizione (come fa ad es. Martini quando si inventa che l'aumento delle spese militari serva a usare l'esercito nelle banlieus, mentre è la premessa per consumare la rottura coll'impero statunitense) si fa buona propaganda messianica, ma non si coglie la complessità della situazione politica.

PS: scusate la prolissità e grazie per la puntuale pubblicazione dei miei interventi.

Lettori fissi di SOLLEVAZIONE

Temi

Unione europea (953) euro (784) crisi (640) economia (630) sinistra (549) teoria politica (296) finanza (285) Leonardo Mazzei (282) M5S (275) P101 (251) grecia (247) Movimento Popolare di Liberazione (244) Governo giallo-verde (242) elezioni (239) imperialismo (237) sfascio politico (235) resistenza (226) Moreno Pasquinelli (225) sovranità nazionale (219) banche (215) internazionale (213) risveglio sociale (184) alternativa (168) seconda repubblica (167) Syriza (155) piemme (147) Tsipras (146) antimperialismo (135) debito pubblico (133) Matteo Renzi (131) programma 101 (129) spagna (122) filosofia (121) Francia (119) immigrazione (117) marxismo (117) PD (111) destra (111) sovranità monetaria (111) democrazia (109) costituzione (106) Matteo Salvini (104) neoliberismo (104) populismo (104) sollevazione (103) Stefano Fassina (97) islam (97) Grillo (94) Sandokan (94) elezioni 2018 (94) berlusconismo (91) proletariato (91) geopolitica (88) Carlo Formenti (86) Germania (86) Alberto Bagnai (83) Emiliano Brancaccio (83) austerità (80) bce (80) Medio oriente (79) Coordinamento nazionale della Sinistra contro l’euro (78) sindacato (77) Podemos (76) Stati Uniti D'America (75) referendum costituzionale 2016 (74) sinistra anti-nazionale (73) Mario Monti (72) guerra (72) capitalismo (70) Libia (66) Russia (65) capitalismo casinò (63) Sergio Cesaratto (62) Rivoluzione Democratica (61) rifondazione (61) Lega (60) globalizzazione (60) liberiamo l'Italia (60) CLN (59) Siria (59) CONFEDERAZIONE per la LIBERAZIONE NAZIONALE (57) bancocrazia (57) immigrati (57) Sicilia (56) Alexis Tsipras (55) Alitalia (54) cinque stelle (54) legge elettorale (54) sovranismo (54) Diego Fusaro (53) Legge di Bilancio (53) brexit (53) Lega Nord (52) Pablo Iglesias (52) moneta (52) referendum (52) socialismo (52) neofascismo (51) sionismo (51) sovranità popolare (51) Emmezeta (50) fiat (50) Manolo Monereo (49) Movimento dei forconi (49) solidarietà (49) campo antimperialista (48) sinistra sovranista (48) gilet gialli (46) immigrazione sostenibile (46) Beppe Grillo (45) Nichi Vendola (45) renzismo (45) Troika (44) Yanis Varoufakis (44) astensionismo (43) inchiesta (43) uscita dall'euro (43) Luciano Barra Caracciolo (42) Mario Draghi (42) Israele (41) liberismo (40) palestina (40) Mimmo Porcaro (39) patriottismo (39) Fiorenzo Fraioli (38) Ugo Boghetta (38) proteste operaie (38) sinistra patriottica (38) italicum (37) Giorgio Cremaschi (36) Karl Marx (36) Marine Le Pen (35) ambiente (35) fiscal compact (35) uscita di sinistra dall'euro (35) III. Forum internazionale no-euro (34) Luigi Di Maio (34) Ucraina (34) egitto (34) nazione (34) 9 dicembre (33) Def (33) azione (33) ISIS (32) Merkel (32) cina (32) default (32) fiom (32) iran (32) islamofobia (32) populismo di sinistra (32) scienza (32) Forum europeo 2016 (31) Sel (31) governo Renzi (31) unità anticapitalisa (31) Fabio Frati (30) ecologia (30) xenofobia (30) Nello de Bellis (29) Putin (29) catalogna (29) storia (29) eurostop (28) napolitano (28) nazionalizzazione (28) Assemblea di Chianciano terme (27) menzogne di stato (27) Donald Trump (26) Mauro Pasquinelli (26) USA (26) elezioni europee 2019 (26) nazionalismi (26) silvio berlusconi (26) Beppe De Santis (25) Comitato centrale P101 (25) Forum europeo (25) Nato (25) elezioni siciliane 2017 (25) religione (25) scuola (25) Europa (24) Movimento 5 Stelle (24) Quantitative easing (24) Venezuela (24) finanziarizzazione (24) Aldo Giannuli (23) Lavoro (23) Stato di diritto (23) antifascismo (23) manifestazione 12 ottobre 2019 (23) ora-costituente (23) razzismo (23) repressione (23) Coordinamento nazionale sinistra contro l'euro (22) Esm (22) Roma (22) emigrazione (22) keynes (22) nazionalismo (22) Chianciano Terme (21) Front National (21) Simone Boemio (21) Stato islamico dell’Iraq e del Levante (21) Unità Popolare (21) etica (21) Conte bis (20) Emmanuel Macron (20) Foligno (20) Laikí Enótita (20) Marcia della Dignità (20) Regno Unito (20) Vladimiro Giacchè (20) coordinamento no-euro europeo (20) crisi di governo (20) iraq (20) manifestazione del 12 ottobre (20) melenchon (20) minibot (20) tecnoscienza (20) umbria (20) MES (19) Mariano Ferro (19) Norberto Fragiacomo (19) Sicilia Libera e Sovrana (19) Tunisia (19) fronte popolare (19) Domenico Moro (18) Donbass (18) F.S. (18) Izquierda Unida (18) Noi siciliani con Busalacchi (18) lotta di classe (18) pace (18) senso comune (18) Assisi (17) Costanzo Preve (17) Forum europeo delle forze di sinistra e popolari anti-Unione europea (17) Jacques Sapir (17) Paolo Savona (17) Perugia (17) Pier Carlo Padoan (17) chiesa (17) complottismo (17) cosmopolitismo (17) euro-germania (17) media (17) piano B (17) Enrico Letta (16) Forum di Atene (16) Luciano B. Caracciolo (16) Marco Mori (16) Prc (16) Reddito di cittadinanza (16) Renzi (16) Tonguessy (16) appello (16) ballottaggi (16) casa pound (16) fascismo (16) internazionalismo (16) sciopero (16) vendola (16) Cremaschi (15) Daniela Di Marco (15) International no euro forum (15) M. Micaela Bartolucci (15) Salvini (15) clima (15) comunismo (15) diritto (15) indipendenza (15) internet (15) manifestazione (15) piattaforma eurostop (15) tasse (15) vaccini (15) 15 ottobre (14) Alessandro Visalli (14) Alitalia all'Italia (14) Brancaccio (14) Enea Boria (14) Ernesto Screpanti (14) Eurogruppo (14) Fridays for Future (14) MMT (14) Monte dei Paschi (14) Movimento pastori sardi (14) Stato Islamico (14) Turchia (14) Vincenzo Baldassarri (14) no tav (14) obama (14) potere al popolo (14) salerno (14) Alessandro Di Battista (13) Bersani (13) Chavez (13) Enrico Grazzini (13) Eos (13) Jobs act (13) Legge di stabilità (13) Marino Badiale (13) Virginia Raggi (13) Wilhelm Langthaler (13) acciaierie Terni (13) cultura (13) disoccupazione (13) femminismo (13) finanziaria (13) giovine italia (13) privatizzazioni (13) regionalismo differenziato (13) sardine (13) unione bancaria (13) Alfredo D'Attorre (12) Costas Lapavitsas (12) D'alema (12) Forum europeo 2015 (12) Giulietto Chiesa (12) Negri (12) Panagiotis Lafazanis (12) Sergio Mattarella (12) analisi politica (12) decreto salva-banche (12) europeismo (12) global warming (12) keynesismo (12) salari (12) terzo memorandum (12) 14 dicembre (11) AST (11) Aldo Zanchetta (11) De Magistris (11) Dicotomia (11) France Insoumise (11) Gennaro Zezza (11) Ilva (11) Papa Francesco (11) Pardem (11) Portogallo (11) Stato (11) Stefano D'Andrea (11) corruzione (11) de-globalizzazione (11) elezioni anticipate (11) iniziative (11) mediterraneo (11) nucleare (11) ordoliberismo (11) presidenzialismo (11) proteste (11) sindacalismo di base (11) sinistra Italiana (11) sovranismi (11) Art. 18 (10) Bagnai (10) Bruno Amoroso (10) Carl Schmitt (10) Claudio Borghi (10) Fausto Bertinotti (10) Fmi (10) Forum Internazionale Anti-Ue delle forze popolari e di sinistra (10) Forum di Roma 2019 (10) George Soros (10) Gianluigi Paragone (10) Giorgetti (10) Hollande (10) Jean-Luc Mélenchon (10) Lista del Popolo (10) Marco Passarella (10) Marco Zanni (10) OLTRE L'EURO (10) Ora (10) Paolo Barnard (10) Quirinale (10) Risorgimento Socialista (10) Terni (10) cattiva scuola (10) decrescita (10) diritti civili (10) facebook (10) fisco (10) golpe (10) islanda (10) legge di bilancio 2020 (10) povertà (10) taranto (10) ANTARSYA-M.A.R.S. (9) Algeria (9) Antonio Rinaldi (9) Argentina (9) Bernie Sanders (9) CGIL (9) Campagna eurostop (9) Diritti Sociali (9) Draghi (9) Forconi (9) Paolo Ferrero (9) Stato nazione (9) Terza Repubblica (9) ThyssenKrupp (9) Von Hayek (9) Wolfgang Schaeuble (9) bail-in (9) bipolarismo (9) classi sociali (9) cosmo-internazionalismo (9) deficit (9) futuro collettivo (9) il pedante (9) istruzione (9) liberalismo (9) medicina (9) moneta fiscale (9) necrologi (9) questione nazionale (9) sociologia (9) sovranità (9) tecnologie (9) Antonio Gramsci (8) Corte costituzionale (8) DOPO IL 4 DICEMBRE (8) Erdogan (8) F.f (8) Fratelli d'Italia (8) Genova (8) Goracci (8) Gran Bretagna (8) II assemblea della CLN (1-3 settembre) (8) Ingroia (8) Italia Ribelle e Sovrana (8) Julio Anguita (8) Landini (8) Lenin (8) Luca Massimo Climati (8) Mattarella (8) Mirafiori (8) Yanis Varoufakys (8) borsa (8) debitocrazia (8) destra non euro (8) elezioni anticapte (8) elezioni anticipate 2017 (8) elezioni siciliane (8) grexit (8) inflazione (8) lira (8) manifestazione 25 marzo 2017 (8) marxisti dell'Illinois (8) nuovo movimento politico (8) questione femminile (8) regionalismo (8) sardegna (8) seminario programmatico 12-13 dicembre 2015 (8) svalutazione (8) transfemminismo (8) trasporto aereo (8) unità anticapitalista (8) unità nazionale (8) Abu Bakr al-Baghdadi (7) Alessandro Chiavacci (7) Alternative für Deutschland (7) Articolo 18 (7) CUB (7) Cub Trasporti (7) Dino Greco (7) Ernesto Laclau (7) Flat tax (7) Franz Altomare (7) Gaza (7) Giancarlo D'Andrea (7) Giuseppe Angiuli (7) ISIL (7) Inigo Errejón (7) Je so' Pazzo (7) Jeremy Corbyn (7) Joseph Stiglitz (7) MMT. Barnard (7) Macron (7) Massimo Bontempelli (7) Maurizio Landini (7) Me-Mmt (7) Michele Berti (7) Nuit Debout (7) Oskar Lafontaine (7) Papa Bergoglio (7) Pil italiano (7) Riccardo Achilli (7) Samuele Mazzolini (7) Sapir (7) Seconda Assemblea P101 (7) Ttip (7) agricoltura (7) aletheia (7) anarchismo (7) autodeterminazione dei popoli (7) bankitalia (7) confederazione (7) contante (7) derivati (7) eurexit (7) eurocrack (7) giovani (7) il manifesto (7) incontri (7) magistratura (7) nazismo (7) patria e costituzione (7) pensioni (7) risorgimento (7) rivolta (7) rivoluzione civile (7) rossobrunismo (7) sanità (7) spread (7) trasporto pubblico (7) Ars (6) Banca centrale europea (6) Bazaar (6) Bottega partigiana (6) CETA (COMPREHENSIVE ECONOMIC AND TRADE AGREEMENT) (6) Carlo Galli (6) Casaleggio (6) Contropiano (6) Eros Cococcetta (6) Eugenio Scalfari (6) Franco Bartolomei (6) Frédéric Lordon (6) Giorgia Meloni (6) M.AR.S. (6) Maduro (6) Marx (6) Militant-blog (6) Nino galloni (6) No Renzi Day (6) Noi con Salvini (6) ORA! (6) Pcl (6) Pisapia (6) Polonia (6) REDDITO MINIMO UNIVERSALE (6) Regioni autonome (6) Sandro Arcais (6) Stato di Polizia (6) Target 2 (6) Teoria Monetaria Moderna (6) Thomas Fazi (6) Titoli di stato (6) Toni negri (6) USB (6) Ungheria (6) Viktor Orban (6) assemblea nazionale 2-3 luglio 2016 (6) automazione (6) beni comuni (6) cinema (6) fabrizio Marchi (6) famiglia (6) giovanni Tria (6) governo Gentiloni (6) ideologia (6) incontro internazionale (6) la variante populista (6) liberosambismo (6) migranti (6) no-Ttip (6) nuovo soggetto politico (6) populismo democratico (6) suicidi (6) suicidi economici (6) tecnica (6) terremoto (6) uber (6) utero in affitto (6) Alberto Negri (5) America latina (5) Angelo Panebianco (5) Anguita (5) Antonio Ingroia (5) Assad (5) Carola Rackete (5) Dario Guarascio (5) Decreto Dignità (5) Decreto sicurezza (5) Dimitris Mitropoulos (5) Federalismo (5) Federico Fubini (5) Ferdinando Pastore (5) Finlandia (5) Forza Italia (5) Franco Busalacchi (5) Giuseppe Mazzini (5) HAMAS (5) Hilary Clinton (5) Il popolo de i Forconi (5) Joël Perichaud (5) Kirchner (5) Lucca (5) Luigi De Magistris (5) MOHAMED KONARE (5) Marcello Teti (5) Mario Monforte (5) No Monti Day (5) No debito (5) Npl (5) Nuova Direzione (5) Paolo Becchi (5) Parigi (5) Partito tedesco (5) Pier Paolo Dal Monte (5) Rete dei Comunisti (5) Romano Prodi (5) Rosatellum 2 (5) Sharing Economy (5) Soleimani (5) Stathis Kouvelakis (5) TTIP (TRANSATLANTIC TRADE AND INVESTMENT PARTNERSHIP) (5) Trump (5) Val di Susa (5) Wolfgang Munchau (5) Yemen (5) afghanistan (5) alleanze (5) banche popolari (5) brasile (5) camusso (5) chiesa ortodossa (5) confindustria (5) cuba (5) debitori (5) decreto vaccini (5) di Pietro (5) donna (5) elezioni regionali 2015 (5) elezioni. Lega (5) fratelli musulmani (5) giornalismo (5) governo (5) greta thumberg (5) jihadismo (5) laicismo (5) massimo fini (5) pomigliano (5) procedura d'infrazione (5) proteste agricoltori (5) rifugiati politici (5) salvinismo (5) teologia (5) tremonti (5) wikileaks (5) 16 giugno Roma (4) ALBA (4) Africa (4) Alessandro Somma (4) Alessia Vignali (4) Altiero Spinelli (4) Andrea Ricci (4) Anna Falcone (4) Antonio Amoroso (4) Assange (4) Aurelio Fabiani (4) Autostrade per l'Italia (4) Bergoglio (4) Brigate sovraniste (4) CSNR (4) Candidatura d’Unitat Popular (CUP) (4) Carovana di solidarietà (4) Cesaratto (4) Charlie Hebdo (4) Chiavacci Alessandro (4) Città della Pieve (4) Claudio Martini (4) Comitato per il No nel referendum sulla legge costituzionale Renzi- Boschi (4) Consiglio nazionale ORA! (4) Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (4) Corea del Nord (4) Danilo Calvani (4) Danilo Zolo (4) Deutsche Bank (4) Die Linke (4) Diego Melegari (4) Emanuele Severino (4) Ernesto Galli Della Loggia (4) Felice Floris (4) Francesco Giavazzi (4) Frente civico (4) Fronte Sovranista Italiano (4) GIAPPONE (4) Giuliano Pisapia (4) Giulio Regeni (4) Giulio Sapelli (4) Imu (4) Incontro di Roma (4) Italexit (4) JP Morgan (4) Jacques Nikonoff (4) Karl Polany (4) Kke (4) L'Altra Europa con Tsipras (4) Lafontaine (4) Laura Boldrini (4) Leonardo Mazzzei (4) Luciano Canfora (4) Luciano Gallino (4) Luciano Vasapollo (4) Lucio Chiavegato (4) Luigi Ferrajoli (4) Lupo (4) MPL (4) Marcello Minenna (4) Marchionne (4) Martin Heidegger (4) Morgan Stanley (4) Mosul (4) NO TAP (4) Noi sicialiani con Busalacchi (4) ONU (4) Oscar Lafontaine (4) Paolo Gerbaudo (4) Pci (4) Piattaforma di sinistra (4) Piero Bernocchi (4) Prodi (4) ROSSA (4) Rajoy (4) Sefano Rodotà (4) Sergio Starace (4) Simone Pillon (4) Slavoj Žižek (4) Stato d'emergenza (4) TAP (4) Tyssenkrupp (4) VOX (4) Varoufakis (4) Visco (4) Vladimiro Giacché (4) Xarxa Socialisme 21 (4) Xi Jinping (4) agricoltura biologica (4) al-Sisi (4) alceste de ambris (4) anarchici (4) antisemitismo (4) antisionismo (4) arancioni (4) bigenitorialità (4) califfato (4) carceri (4) cipro (4) coalizione sociale (4) crisi bancaria (4) cristianesimo (4) cristianismo (4) curdi (4) demografia (4) diritti di cittadinanza (4) donne (4) elezioni 2017 (4) elezioni comunali 2017 (4) elezioni siciliane 2012 (4) filo rosso (4) gender (4) il fatto quotidiano (4) informatica (4) intelligenza artificiale (4) irisbus (4) irlanda (4) italia (4) ius soli (4) legge del valore (4) legge di stabilità 2017 (4) parti de gauche (4) patrimoniale (4) porcellum (4) precarietà (4) presidente della repubblica (4) primarie (4) protezionismo (4) risparmio (4) salute (4) saviano (4) seminario (4) sinistra transgenica (4) sottoscrizione (4) spending review (4) spesa pubblica (4) statizzazione banche (4) terzo polo (4) transizione al socialismo (4) trattati europei (4) truffa bancaria (4) università (4) wikidemocrazia (4) xylella (4) 19 ottobre (3) Ahmadinejad (3) Alavanos (3) Albert Einstein (3) Alberto Alesina (3) Alfiero Grandi (3) Amodeo (3) Antonella Stirati (3) Aquisgrana (3) Arabia saudita (3) Armando Mattioli (3) Associazione Riconquistare la Sovranità (3) Atene 26-28 giugno (3) Aventino (3) BRIM (3) Barbara Spinelli (3) Benedetto Croce (3) Benetton (3) Bernd Lucke (3) Bin Laden (3) Bloco de Esquerda. (3) Cerveteri Libera (3) Cia (3) Ciudadanos (3) Comitato No Debito (3) Commissione europea (3) Coordinamento Democrazia Costituzionale (3) Coordinamento dei Comitati per il NO-Umbria (3) Coordinamento no E45 autostrada (3) Davide Serra (3) Dieudonné M'bala M'bala (3) Diosdado Toledano (3) EDWARD SNOWDEN (3) Eleonora Forenza (3) Ernest Vardanean (3) Eurasia (3) Fabio Nobile (3) Fabrizio Tringali (3) Fausto Sorini (3) Filippo Abbate (3) Francesco Neri (3) Francesco Salistrari (3) Fratoianni (3) Gianni Ferrara (3) Giorgio Lunghini (3) Giovanni Gentile (3) Giuliana Nerla (3) Giulio Bonali (3) Giuseppe Pelazza (3) Goofynomics (3) Gramsci (3) Guido Grossi (3) HELICOPTER MONEY (3) Hezbollah (3) ISTAT (3) Ilaria Bifarini (3) Iugoslavia (3) Ivan Cavicchi (3) Jens Weidmann (3) Jugoslavia (3) Leonardo SInigaglia (3) Lista Tsipras (3) Luca Ricolfi (3) Magdi Allam (3) Manolo Monero Pérez (3) Marcello Foa (3) Marco Bulletta (3) Marco Mainardi (3) Mario Volpi (3) Marxista dell'Illinois n.2 (3) Massimo De Santi (3) Massimo cacciari (3) Maurizio Fratta (3) Maurizio del Grippo (3) Milton Friedmann (3) Modern Money Theory (3) Moldavia (3) Morya Longo (3) Napoli (3) Nigel Farage (3) No Mes (3) No e-45 autostrada (3) Noi Mediterranei (3) Olanda (3) Palermo (3) Panagiotis Sotiris (3) Paola De Pin (3) Partito Italexit (3) Patrizia Badii (3) Pedro Montes (3) Pkk (3) Poroshenko (3) Rinascita (3) Rodoflo Monacelli (3) Ruggero Arenella (3) Salento (3) Sarkozy (3) Scenari Economici (3) Six Pack (3) Stavros Mavroudeas (3) Ugo Arrigo (3) Ungheria. jobbink (3) Ventotene (3) Viareggio (3) al-Nusra (3) alba dorata (3) austria (3) biotecnocrazia (3) bollettino medico (3) crediti deteriorati (3) debito (3) deflazione (3) deflazione salariale (3) diritto d'asilo politico (3) diritto di cittadinanza (3) divorzio banca d'Italia Tesoro (3) dollaro (3) economia sociale di mercato (3) elezioni 2020 (3) euroasiatismo (3) foibe (3) forza nuova (3) giustizia (3) inceneritori (3) indignati (3) ines armand (3) insegnanti (3) internazionale azione (3) legge di stabilità 2015 (3) legge truffa (3) machiavelli (3) maternità surrogata (3) mattarellum (3) mezzogiorno (3) minijobs. Germania (3) negazionismo (3) noE-45 autostrada (3) occidente (3) oligarchia (3) olocausto (3) partito (3) partito democratico (3) prescrizione (3) psicanalisi (3) quota 100 (3) rai (3) ratzinger (3) riforma del senato (3) robotica (3) sanità. spending review (3) sciopero generale (3) seminario teorico (3) senato (3) sme (3) social media (3) socialdemocrazia (3) sondaggi (3) sovranità e costituzione (3) sovrapproduzione (3) takfir (3) tassisti (3) terza assemblea P101 (3) tv (3) violenza (3) web (3) 11 settembre (2) 12 aprile (2) 25 aprile 2017 (2) 27 ottobre 2012 (2) A/simmetrie (2) ALDE (2) Ada Colau (2) Agenda Monti (2) Alberto Benzoni (2) Alberto Montero (2) Alétheia (2) Amando Siri (2) Amazon (2) Andalusia (2) Angelo Salento (2) Antonello Ciccozzi (2) Antonello Cresti (2) Arditi del Popolo (2) Armando Siri (2) Atlante (2) Baath (2) Bahrain (2) Banca (2) Bandiera rossa in movimento (2) Berretti Rossi (2) Bilderberg (2) Black Lives Matter (2) Blockchain (2) Bolivia (2) Bolkestein (2) Borotba (2) Brushwood (2) CISL (2) Carc (2) Carlo Clericetti (2) Carlo Freccero (2) Carlo Romagnoli (2) Cernobbio (2) Certificati di Credito Fiscale (2) Cesarina Branzi (2) Cgia Mestre (2) Chantal Mouffe (2) Cile (2) Cirimnnà (2) Civati (2) Claudia Castangia (2) Colonialismo (2) Comitato antifascista russo-ucraiono (2) Conte (2) Coordinamento europeo della Sinistra contro l’euro (2) Dani Rodrik (2) De Bortoli (2) Der Spiegel (2) Diem25 (2) Domenico Losurdo (2) Don Giancarlo Formenton (2) Dugin (2) EReNSEP (2) Edoardo Biancalana (2) Ego della Rete (2) Emilia Clementi (2) Emilia-Romagna (2) Emiliano Gioia (2) Enzo Pennetta (2) Eric Toussaint (2) Ettore Livini (2) European Quantitative-easing Intermediated Program (2) Extincion Rebellion (2) F.List (2) Federal reserve (2) Fidel Castro (2) Fidesz (2) Filippo Gallinella (2) Fiumicino (2) Forestale (2) Forum Internazionale antiEU delle forze popolari (2) Forum Popoli Mediterranei (2) Francesco Lamantia (2) Francesco Maria Toscano (2) Francesco Piobbichi (2) Franco Russo (2) Frosinone (2) Fulvio Grimaldi (2) Futuro al lavoro (2) Generale Pappalardo (2) Gentiloni (2) Giacomo Bracci (2) Giacomo Russo Spena (2) Giada Boncompagni (2) Giancarlo Cancelleri (2) Gig Economy (2) Giorgio Gattei (2) Giuliano Amato (2) Giuseppe Palma (2) Goldman Sachs (2) Google (2) Grottaminarda (2) Guido Viale (2) Hartz IV (2) Hegel (2) Hitler (2) Héctor Illueca (2) INPS (2) Incontro di Madrid 19/21 febbraio 2016 (2) Iniciativa za Demokratični Socializem (2) Iniziativa per il socialismo democratico (2) Italia Ribelle (2) Iugend Rettet (2) JULIAN ASSANGE (2) Jacopo Custodi (2) Javier Couso Permuy (2) Juan Carlos Monedero (2) Juncker (2) Junker (2) Kalergy (2) Ken Loach (2) Kostas Lapavitsas (2) Kurdistan (2) La Grassa (2) Lelio Basso (2) Lelio Demichelis (2) Loretta Napoleoni (2) Ltro (2) M-48 (2) Maastricht (2) Mali (2) Manolis Glezos (2) Marco Revelli (2) Marco Rizzo (2) Maria Elena Boschi (2) Maria Rita Lorenzetti (2) Mario Tronti (2) Mark Zuckerberg (2) Marocco (2) Massimo D'Antoni (2) Massimo PIvetti (2) Michele Serra (2) Michele fabiani (2) Microsoft (2) Militant (2) Moscovici (2) Movimento Politico d'Emancipazione Popolare (2) Mussari (2) Mélenchon (2) Nadia Garbellini (2) Netanyahu (2) Nicaragua (2) Omt (2) Oriana Fallaci (2) Ostia (2) Paolo Maddalena (2) Papa (2) Partito comunista (2) Patto di Stabilità e Crescita (2) Paul Krugman (2) Paul Mason (2) PdCI (2) Pdl (2) Piano di eradicazione degli ulivi (2) Piemonte (2) Pippo Civati (2) Portella della Ginesta (2) Preve (2) Quarto Polo (2) Raffaele Alberto Ventura (2) Reddito di inclusione sociale (2) Riccardo Bellofiore (2) Riccardo Ruggeri (2) Riscossa Italia (2) Roberto Ferretti (2) Rosanna Spadini (2) Rosarno (2) Rosatellum (2) Rozzano (2) Ryan air (2) SPD (2) STX (2) Sahra Wagenknecht (2) Salistrari (2) Schumpeter (2) Scilipoti (2) Scozia (2) Seconda Assemblea CLN (2) Sergio Bellavita (2) Sergio Cararo (2) Sergio Cofferati (2) Severgnini (2) Shale gas (2) Simone Di Stefano (2) Slovenia (2) Stato penale (2) Stefano Zecchinelli (2) Steve Bannon (2) Stiglitz (2) Tasi (2) Tasos Koronakis (2) Telecom (2) Terzo Forum (2) Thissen (2) Thomas Piketty (2) Tito Boeri (2) Tiziana Alterio (2) Tiziana Ciprini (2) Tltro (2) Tomaso Montanari (2) Tor Sapienza (2) Torino (2) Transatlantic Trade and Investment Partnership (2) Transnistria (2) Trilateral (2) UIL (2) UKIP (2) Umberto Eco (2) Ursula von der Leyen (2) Valerio Bruschini (2) Von Der Leyen (2) Vox Italia (2) Zagrebelsy (2) Zoe Constantopoulou (2) accordo del 20 febbraio (2) accordo sul nucleare (2) agricoltori indignati (2) al Serraj (2) al-Durri (2) al-qaeda (2) alawismo (2) animalismo (2) antimperialista (2) antispecismo (2) antropologia (2) atac (2) banche venete (2) battaglia d'autunno (2) blocco sociale (2) bontempelli (2) burkini (2) calunnia (2) casa (2) clausole di salvaguardia (2) cobas (2) comitato di Perugia (2) composizione di classe (2) comuni (2) comunicazione (2) debito privato (2) denaro (2) deregulation (2) domenico gallo (2) due euro (2) dughin (2) elezioni comunali 2015 (2) elezioni comunali 2019 (2) embraco (2) enel (2) energia (2) ennahda (2) esercito (2) eugenetica (2) expo (2) export (2) fake news (2) fecondazione eterologa (2) fincantieri (2) fine del lavoro (2) frontiere (2) gaypride (2) genetica (2) gennaro Migliore (2) geoeconomia (2) giacobinismo (2) governicchio (2) indignatos (2) industria italiana (2) intimperialismo (2) isu sanguinis (2) legge (2) legge di stabilità 2018 (2) lgbt (2) libano (2) liberi e uguali (2) libertà di pensiero (2) maidan (2) manifestazione 2 giugno 2018 (2) marina silva (2) mercantislismo (2) nazionalizzare le autostrade (2) no expo (2) non una di meno (2) omosessualità (2) ong (2) paolo vinti (2) pareggio di bilancio (2) parlamento europeo (2) patria (2) patto del Nazareno (2) patto grecia-israele (2) patto politico (2) peronismo (2) petrolio (2) pietro ratto (2) poste (2) poste italiane (2) proporzionale (2) province (2) razionalismo (2) reddito di base (2) ricchezza (2) riduzione parlamentari (2) rifiuti (2) riformismo (2) rivoluzione russa (2) rivoluzione socialista (2) scissione pd (2) serbia (2) shador (2) shoa (2) silicon valley (2) sinistra anticapitalista (2) sinistra critica (2) società (2) stagnazione secolare (2) stop or-me (2) studenti (2) tasso di cambio (2) transgender (2) transumano (2) ulivi (2) unioni civili (2) uniti e diversi (2) uscita da sinistra (2) vincolo di mandato (2) vota NO (2) "cosa rossa" (1) 100 giorni (1) 101 Dalmata. il più grande successo dell'euro (1) 11-12 gennaio 2014 (1) 14 novembre (1) 17 aprile (1) 19 ottobre 2019 (1) 1961 (1) 20-24 agosto 2014 (1) 25 aprile 2014 (1) 25 aprile 2015 (1) 25 aprile 2018 (1) 28 marzo 2014 (1) 31 marzo a Milano (1) 4 novembre (1) 5G (1) 6 gennaioMovimento Popolare di Liberazione (1) 8 settembre (1) 9 febbraio 2019 (1) 9 novembre 2013 (1) A. Barba (1) AL NIMR (1) Abd El Salam Ahmed El Danf (1) Aberto Bellini (1) Accellerazionismo (1) Achille Occhetto (1) Acqua pubblica (1) Adenauer (1) AirCrewCommittee (1) Alain Parguez (1) Alan Greenspan (1) Alan Johnson (1) Alba Libica (1) Albania (1) Albert Jeremiah Beveridge (1) Albert Reiterer (1) Albert Rivera (1) Alberto Perino (1) Alcoa (1) Aldo Barba (1) Aldo Bronzo (1) Aleksey Mozgovoy (1) Alemanno (1) Aleppo (1) Alesina (1) Alessandro Mustillo (1) Alessandro Trinca (1) Alex Zanotelli (1) Alexander Zakharchenko (1) Alterfestival (1) Alternativa per la Germania (1) Alì Manzano (1) Ambrogio Donini (1) Ambrose Evans Pritchard (1) Amedeo Argentiero (1) Amintore Fanfani (1) Amoroso (1) Anders Breivik (1) Andrew Brazhevsky (1) Andrew Spannaus (1) Angela Matteucci (1) Angelo di Carlo (1) Angus Deaton (1) Anis Amri (1) Anna Angelucci (1) Anna Lami (1) Anschluss (1) Anthony Coughlan (1) Antonella Stocchi (1) Antonio De Gennaro (1) Antonio Guarino (1) Antonio Rinaldis (1) Antonis Ragkousis (1) Antonis-Ragkousis (1) Apple (1) Arditi (1) Argo Secondari (1) Argyrios Argiris Panagopoulos (1) Arnaldo Otegi (1) Ars Longa (1) Art 81 (1) Art. 11 (1) Art.50 Trattato Lisbona (1) Articolo1 (1) Artini (1) Artuto Scotto (1) Ascheri (1) Atene (1) Athanasia Pliakogianni (1) Atlantia (1) Attali (1) Augusto Graziani (1) Australia (1) BDI (1) BORIS NEMTSOV (1) BRI (1) Banca d'Italia (1) Banca mondiale (1) Barcelona en comú (1) Bashar al-Assad (1) Basilicata (1) Bastasin (1) Battaglione Azov (1) Bazar (1) Bcc (1) Bekaert (1) Belardelli (1) Belgio (1) Benigni (1) Benoît Hamon (1) Bernard-Henri Levy (1) Bielorussia (1) Bifo (1) Bilancio Ue (1) Bini Snaghi (1) Bisignani (1) Bismarck (1) Black Panthers (1) Blade Runner 2049 (1) Boicotta Eurovision (1) Boikp Borisov (1) Bolsonaro (1) Bossi (1) Branko Milanovic (1) Brennero (1) Bretagna (1) Brigata kalimera (1) Brindisi (1) Britannia (1) Bruderle (1) Bruno Steri (1) Bruno Vespa (1) Bulgaria (1) ByoBlu (1) C.f.. Governo giallo-verde (1) CARTA DI FIRENZE 2019 (1) CCF (1) CNL (1) COMITATO OPERAI E CITTADINI PER L'AST (1) COSMOPOLITICA (1) Calabria (1) Calenda (1) Cambiare si può (1) Cameron (1) Cammino per la libertà (1) Cancellieri (1) Carchedi (1) Caritas (1) Carlo Candi (1) Carlo De Benedetti (1) Carlo Rovelli (1) Carmine Pinto (1) Casal Bruciato (1) Cascina Raticosa (1) Casini (1) Cassazione (1) Cassese Sabino (1) Catarina Martins (1) Cekia (1) Cesare Battisti (1) Checchino Antonini (1) Checco (1) Chiaberge Riccardo (1) Chiara Appendino (1) Chisinau (1) Chișinău (1) Christian Napolitano (1) Christian Rocca (1) Christoph Horstel (1) Circo Massimo (1) Cirinnà (1) Civitavecchia (1) Claudia Zeta (1) Claudio Maartini (1) Claudio Magris (1) Claus Offe (1) Concita De Gregorio (1) Confederazione europea (1) Conferenza d'apertura (1) Consiglio europeo del 26-27 giugno 2014 (1) Coord (1) Coordinamento europeo per l'uscita dall'Unione (1) Corea del Sud (1) Corriere della sera (1) Corte Europea sui diritti dell'uomo (1) Cosenza (1) Crimea (1) Cristina Re (1) Cuperlo (1) DDL (1) Dagospia (1) Daisy Osauke (1) Damiano palano (1) Dan Glazebrook (1) Daniela Conti (1) Daniele Manca (1) Danimarca (1) Dario Fo (1) Davide Bono (1) Davide Gionco (1) Davos (1) De Masi (1) De Vito (1) Debora Billi (1) Debt Redemption Fund (1) Del Rio (1) Denis Mapelli (1) Dichiarazione universale dei diritti umani (1) Dimitris Christoulias (1) Dio (1) Dmitriy Kolesnik (1) Domenico Quirico (1) Domenico Rondoni (1) Dominique Strauss-Khan (1) Don Sturzo (1) Donald Tusk (1) Duda (1) ECO (1) EPAM (1) Eco della rete (1) Eduard Limonov (1) Elctrolux (1) Eleonora Florenza (1) Elinor Ostrom (1) Elliott Gabriel (1) Emanuele Filiberto (1) Emilio Gentile (1) Emma Bonino (1) Emmanuel Mounier (1) Emmeffe (1) Enrica Perucchietti (1) Enrico Angelini Partigiano (1) Enrico Gatto (1) Enrico Rossi (1) Enrico padoan (1) Erasmo vecchio (1) Ernesto Pertini (1) Ernst Bloch (1) Eros Francescangeli (1) Erri De Luca (1) Etiopia (1) Ettore Gotti Tedeschi (1) Eugenio Scalgari (1) Eunoè (1) Eurispes (1) Europa a due velocità (1) Evo Morales (1) FF2 (1) Fabiani (1) Fabio Amato (1) Fabio De Masi (1) Fabio Dragoni (1) Fabio Mini (1) Fabio Petri (1) Fabriano (1) Fabrizio De Paoli (1) Fabrizio Rondolino (1) Falluja (1) Favia (1) Federazione delle Industrie Tedesche (1) Federica Aluzzo (1) Federico Caffè (1) Federico II il Grande (1) Ferrero (1) Fertility Day (1) Filippo Dellepiane (1) Filippo Nogarin (1) Filippo Santarelli (1) Fiorito (1) Florian Philippot (1) Folkebevægelsen mod EU (1) Foodora (1) Foro di Sao Paulo (1) Forum Ambrosetti (1) Forum dei Popoli Mediterranei (1) Forum di Assisi (1) Francesca Donato (1) Francesco Campanella (1) Francesco Cardinali (1) Francesco Garibaldo (1) Francesco Giuntoli (1) Francesco Lenzi (1) Francesco Magris (1) Franco Venturini (1) Frauke Petry (1) Fred Kuwornu (1) Freente Civico (1) Freud (1) Front de gauche (1) Fronte della gioventù comunista (1) Fuad Afane (1) Fukuyama (1) Fuori dall'euro (1) GMJ (1) Gabanelli (1) Gabriele Gesso (1) Gandhi (1) George Friedman (1) George Monbiot (1) Germanicum (1) Gesù (1) Gezi park (1) Giacomo Bellini (1) Giacomo Bellucci (1) Giacomo Vaciago (1) Giacomo Zuccarini (1) Giancarlo Bergamini (1) Gim cassano (1) Giordano Sivini (1) Giovanna Vertova (1) Giovanni De Cristina (1) Giovanni Lo Porto (1) Giovanni Schiavon (1) Giovanni Tomei (1) Giovanni di Cristina (1) Giulia Grillo (1) Giuliana Commisso (1) Giuliano Procacci (1) Giulio Ambrosetti (1) Giulio Girardi (1) Giulio Tarro (1) Giulio Tremonnti (1) Giuseppe Altieri (1) Giuseppe Guarino (1) Giuseppe Travaglini (1) Giuseppe Turani (1) Giuseppe Zupo (1) Glauco Benigni (1) Godley (1) Grasso (1) Graziano Priotto (1) Grecia presidio 9/9/19 (1) Guerra di liberazione algerina (1) Guglielmo Forges Davanzati (1) Guido Lutrario (1) Guido Ortona (1) Günther Anders (1) HSBC (1) Hainer Flassbeck (1) Haitam Manna (1) Haiti (1) Haver Analytics (1) Hawking (1) Heiner Flassbeck (1) Hillary Clinton (1) Hjalmar Schacht (1) Hong Kong (1) Huawei (1) Huffington Post (1) IPHONE (1) IRiS (1) IS (1) Ida Magli (1) Ignazio Marino (1) Il tramonto dell'euro (1) Ilaria Lucaroni (1) Illueca (1) Imposimato (1) Improta (1) Indesit (1) Indipendenza e Costituzione (1) Inge Höger (1) Intellettuale dissidente (1) International Forum of Sovereign Wealth Funds (1) Intesa Sanpaolo (1) Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (1) Italia dei valori (1) J.Habermas (1) JAMES GALBRAITH (1) JOBS ACT(ING) IN ROME (1) Jacques Delors (1) Jacques Rancière (1) James Holmes (1) James K. Galbraith (1) James Petras (1) Jaroslaw Kaczynsk (1) Jason Barker (1) Je so' Pazz' (1) Jean Claude Juncker (1) Jean-Claude Juncker (1) Jean-Claude Lévêque (1) Jean-Claude Michéa (1) Jean-Jacques Rousseau (1) Jean-Paul Fitoussi (1) Jeremy Rifkin (1) Jo Cox (1) Joel Perichaud (1) John Laughland (1) John Locke (1) John Pilger (1) Jorge Alcazar Gonzalez (1) Joseph De Maistre (1) Joseph Shumpeter (1) Josephine Markmann (1) João Ferreira (1) Jugend Rettet (1) Juha Sipila (1) Junge Welt (1) Kalecky (1) Kalergi (1) Kelsen (1) Kemi Seba (1) Kenneth Kang (1) Kiev (1) Kirill Vasilev (1) Kolesnik Dmitriy (1) Kosovo (1) Kostas Kostoupolos (1) Kostas-Kostopoulos (1) Kouachi (1) Koutsianas Pantelis (1) Kruhman (1) Ktragujevac (1) Kyenge (1) L'Aquila (1) La Pira (1) La forte polarizzazione (1) La sinistra e la trappola dell'euro (1) La via maestra (1) La7 (1) Lagarde (1) Lapo Elkann (1) Lars Feld (1) Lasciateci fare (1) Leave (1) Lecce (1) Left (1) Legge 194 (1) Legge Acerbo (1) Legge Severino (1) Leonardo Coen (1) Leopolda (1) Lettera aperta ai movimenti sovranisti (1) Lev Gumilev (1) LexitNetwork (1) Lia De Feo (1) Lidia Riboli (1) Lidia Undiemi (1) Liguria (1) Lillo Massimiliano Musso. Leoluca Orlando (1) Lituana (1) Livorno (1) Logistica. Ikea (1) London Corrispondent Society (1) Lorenzin (1) Lorenzin Beatrice (1) Lorenzo Alfano (1) Lorenzo Del Savio (1) Lorenzo Dorato (1) Lorenzo Fioramonti (1) Lorenzo Fontana (1) Loris Caruso (1) Luca Donadel (1) Luca Pagni (1) Lucarelli (1) Lucia Annunziata (1) Lucia Morselli (1) Luciana Castellina (1) Luciano Violante (1) Lucio Magri (1) Lucio garofalo (1) Luigi De Giacomo (1) Luigi Nanni (1) Luigi Preiti (1) Luigi Zingales (1) Luka Mesec (1) López Obrador (1) M. Pivetti (1) M48 (1) M5 (1) MH 17 flight paths (1) MNLA (1) MOSE (1) Macchiavelli (1) Macedonia (1) Maida (1) Manuel Monereo (1) Manuel Montejo (1) Manuela Cadelli (1) Manuela Carmena (1) Marcello Barison (1) Marcello De Cecco (1) Marcello Veneziani (1) Marcia Perugia-Assisi (1) Marco Bersani (1) Marco Carrai (1) Marco Cattaneo (1) Marco Di Steafno (1) Marco Ferrando (1) Marco Fortis (1) Marco Giannini (1) Marco Palombi (1) Marco Pannella (1) Marco Parma (1) Marco Rovelli (1) Marco Santopadre (1) Marcuse (1) Margarita Olivera (1) Maria Grazia Da Costa (1) Marina Calculli (1) Marina Minicuci (1) Mario Esposito (1) Mark Rutte (1) Maroni (1) Marta Fana (1) Martin Lutero (1) Martin Wolf (1) Marxista dell'Illinois n.1 (1) Massimiliano Panarari (1) Massimo Costa (1) Massimo Gramellini (1) Massimo Recalcati (1) Massimo Villone (1) Matt O'Brien (1) Mattei (1) Matteo Mameli (1) Matteo Pucciarelli (1) Mauricio Macri (1) Maurizio Alfieri (1) Maurizio Blondet (1) Maurizio Franzini (1) Maurizio Leonardi (1) Maurizio Lupi (1) Maurizio Molinari (1) Maurizio Ricci (1) Maurizio Sgroi (1) Maurizio Vezzosi (1) Maurizio Zenezini (1) Maurizio zaffarano (1) Mauro Alboresi (1) Mauro Bocci (1) Mauro Maltagliati (1) Mauro Scradovelli (1) Mauro Volpi (1) Maximilian Forte (1) Mdp (1) Me.Fo. (1) Melanchon (1) Meloni (1) Mentana (1) Meridionalisti Italiani (1) Merk (1) Merloni (1) Messico (1) Metallurgiche Forschungsgesellschaft (1) Micah Xavier Johnson (1) Michael Jacobs (1) Michael Ledeen (1) Michael Moore (1) Michelangelo Vasta (1) Michele Ainis (1) Michele Ruggero (1) Mihaly Kholtay (1) Milano (1) Milosevic (1) Milton Friedman (1) Mimmo Lucano (1) Mincuo (1) Ministero economia e finanza (1) Mladic (1) Mohamed bin Salman (1) Mohammad Javad Zarif (1) Monica Maggioni (1) Monicelli (1) Mont Pélerin Society (1) Montegiorgio in Movimento (1) Moshe Ya’alon (1) Moves (1) Movimento 77 (1) Movimento R(e)evoluzione (1) Movimento democratici e progressisti (1) Movimento di Liberazione Popolare (1) Movimiento 15-M (1) Mulatu Teshome Wirtu (1) Musk (1) NIgeria (1) Nadia Valavani (1) Naji Al-Alì (1) Nancy Fraser (1) Natale (1) Neda (1) Nepal (1) Nethanyahu (1) New York Times (1) Nicky Hager (1) Nicola Ferrigni (1) Nicolas Dupont-Aignan (1) Nicoletta Dosio (1) Nicolò Bellanca (1) Nimr Baqr al-Nimr (1) No Fertility Day (1) Noam Chomsky (1) Noelle Neumann (1) Noi sicialiano con Busalacchi (1) Norbert Hofer (1) Norberto Bobbio (1) Nord Africa (1) Norma Rangeri (1) Nsa (1) OCSE (1) OLTRE L'EURO L'ALTERNATIVA C'È (1) OPEC (1) OXI (1) Olimpiadi (1) Olmo Dalcò (1) Omnium (1) Onda d'Urto (1) Open Society Foundations (1) Orietta Lunghi (1) P 101 (1) P-Carc (1) P01 (1) PCE (1) PCdI (1) PIANESI MARIO (1) POSSIBILE (1) PRISM (1) PSUV (1) Pablo Stefanoni (1) Padre Pio (1) Paesi baschi (1) Pakistan (1) Palladium (1) Panagoitis Sotiris (1) Panos "Panagiotis" Kammenos (1) Paola Muraro (1) Paolo Ciofi (1) Paolo Di Martino (1) Paolo Giussani (1) Paolo Maria Filipazzi (1) Paolo dall'Oglio (1) Paremvasi (1) Partito Comunista Italiano (1) Partito Comunista d'Italia (1) Partito del Lavoro (1) Partito radicale (1) Pasolini (1) Pasquale Voza (1) Passos Coelho (1) Patto di stabilità (1) Paul "Elliot" Singer (1) Paul De Grauwe (1) Paul Steinhardt (1) Per una sinistra rivoluzionaria (1) Perù (1) Pettirossi (1) Piano nazionale per la fertilità (1) Piepoli (1) Pier Francesco Zarcone (1) Pier Paolo Pasolini (1) Pierfranco Pellizzetti (1) Piero Calamandrei (1) Piero Gobetti (1) Piero Ricca (1) Piero fassina (1) Piero valerio (1) Pierre Laurent (1) Pietro Attinasi (1) Pietro Ingrao (1) Pietro Nenni (1) Pil (1) Pil argentino (1) Pinna (1) Pino Corrias (1) Pino Prestigiacomo (1) Piotr Zygulski (1) Pisa (1) Pizzarotti (1) Pomezia (1) Porto Recanati (1) Postcapitalism (1) Presidenza della Repubblica (1) Profumo (1) Puglia (1) Quadrio Curzio Alberto (1) Quisling (1) RENAUD LAMBERT (1) RISCOSSA ITALIANA (1) ROSS@ Parma (1) Rachid Ghannoūshī (1) Radek (1) Raffaele Ascheri (1) Raffaele Marra (1) Raffaella Paita (1) Ramadi (1) Ramarrik de Milford (1) Ramon Franquesa (1) Rapporto Werner (1) Ras Longa (1) Razem (1) Realfonzo (1) Remain (1) Renato Brunetta (1) René Girard (1) Report (1) Repubblica di Lugànsk (1) Rete Sostenibilità e Salute (1) Riccardo Terzi (1) Riccardo Tomassetti (1) Rino Formica (1) Risorgimento Meridionale (1) Rita Di Leo (1) Rizzo (1) Robert Mundell (1) Roberta Lombardi (1) Roberto D'Agostino (1) Roberto D'Alimonte (1) Roberto D'Orsi (1) Roberto Fico (1) Roberto Grienti (1) Roberto Marchesi (1) Roberto Martino (1) Roberto Massari (1) Roberto Musacchio (1) Roberto Palmerini (1) Roberto Santilli (1) Rocco Casalino (1) Rohani (1) Roma 13 ottobre 2018 (1) Roma 21 novembre 2015 (1) Romney (1) Rosario Crocetta (1) Rossano Rubicondi (1) Rovereto (1) SENZA EURO(PA) (1) SI COBAS (1) SInistra popolare (1) SYLVAIN LEDER (1) Sacko Soumayla (1) Said Gafurov (1) Sakorafa (1) Salmond (1) Salonicco (1) Salvatore Biasco (1) Salvatore D'Albergo (1) Samaras (1) Samir Amin (1) Sandro Targetti (1) Santori (1) Schengen (1) Schlageter (1) Scottish National Party (1) Scuola austriaca (1) Scuola di Friburgo (1) Sebastiano Isaia (1) Serge Latouche (1) Sergeï Kirichuk (1) Sergio Bologna (1) Sergio Romano (1) Shaimaa (1) Shaimaa el-Sabbagh (1) Shakira (1) SiAMO (1) Sig­mar Gabriel (1) Silvana Sciarra (1) Slai Cobas (1) Slavoj Zizek (1) Solone (1) Sorrentino (1) Spoleto (1) Sraffa (1) Standard & Poor's (1) Stanis Ruinas (1) Stefania Giannini (1) Stefano Alì (1) Stefano Azzarà (1) Stefano Bartolini (1) Stefano Feltri (1) Stefano Lucarelli (1) Stefano Musacchio (1) Stefano Petrucciani (1) Stefano Zai (1) Steven Forti (1) Storace (1) Stratfor (1) Strikemeeting (1) Sudafrica (1) Susana Díaz (1) Svitlana Grugorciùk (1) Svizzera (1) TISA (TRADE IN SERVICES AGREEMENT) (1) TPcCSA (1) Tarek Aziz (1) Tariq Alì (1) Tempa Rossa (1) Tfr (1) Thatcher (1) Theodoros Koudounas (1) Theresa Mai (1) Thomas Szmrzly (1) Thomas Zmrzly (1) Tiziana Aterio (1) Tiziana Drago (1) Togliatti (1) Tommaso Nencioni (1) Tommaso Rodano (1) Tonia Guerra (1) Tony Manigrasso (1) Topos Rosso (1) Toscana (1) Tribunale dell'Aia (1) Trichet (1) Tripoli (1) Tuareg (1) Two Pack (1) UGL (1) UPR (1) Udc (1) Ugo Mattei (1) Ulrich Grillo (1) Unicredit (1) Unio (1) United Kingdom Indipendent Party (1) Utoya (1) VLADIMIR LAKEEV (1) Vagelis Karmiros (1) Valerio Colombo (1) Vallonia (1) Vasilij Volga (1) Veltroni (1) Venezia (1) Veronica Duranti (1) Versilia (1) Vertice di Milano (1) Viale (1) Viktor Shapinov (1) Vilad Filat (1) Vincent Brousseau (1) Vincenzo Sparagna (1) Viscione (1) Vito Lops (1) Vito Storniello (1) Vittorio Bertola (1) Vittorio Carlini (1) Vittorio da Rold (1) Von Mises (1) Vox Populi (1) W. Streeck (1) WHIRLPOOL (1) Walter Eucken (1) Walter Tocci (1) Warren Mosler (1) Washington Consensus (1) Wen Jiabao (1) Westfalia (1) Wilders (1) Wolfgang Streeck (1) Wolkswagen (1) Wozniak (1) YPG (1) Ytzhac Yoram (1) Zagrebelsky (1) Zaia (1) Zalone (1) Zbigniew Brzezinski (1) Zecchinelli (1) Zedda Massimo (1) Zizek (1) Znet (1) Zolo (1) Zygmunt Bauman (1) aborto (1) accise (1) adozioni (1) aggressione (1) agorà (1) al-Fatah (1) al-Ghwell (1) alba mediterranea (1) alberto garzon (1) alluvione (1) alt (1) alta velocità (1) amanda hunter (1) amnistia (1) amore (1) andrea zunino (1) antropocene (1) apocalisse (1) appoggio tattico (1) arcelor Mittal (1) aree valutarie ottimali (1) armi (1) arresti (1) asia argento (1) askatasuna (1) assemblea di Roma del 4 luglio 2015 (1) assemblea nazionale del 22 e 23 ottobre (1) ateismo (1) autogestione (1) autostrade (1) ballarò (1) battisti (1) benessere (1) big five (1) bilancia dei pagamenti (1) bioetica (1) biologia (1) black block (1) blocco costituzionale (1) blocco nero (1) bloomberg (1) bomba atomica (1) bonapartismo (1) brigantaggio (1) bufale (1) bullismo (1) calcio (1) califfaato (1) campagna di finanziamento (1) capitolazione (1) carlo Bonini (1) carlo Sibilia (1) carta dei principi (1) cassa depositi e prestiti (1) catastrofe italiana (1) catene di valore (1) cdp (1) censis (1) censura (1) chokri belaid (1) comitato (1) comitato per la salvaguardia dei numeri reali (1) commemorazione (1) confini (1) conflitto di interezzi (1) confucio (1) consiglio superiore della magistratura (1) contestazione (1) controcorrente (1) convegno di Copenaghen (1) coronavirus (1) coronovirus (1) cretinate. (1) curzio maltese (1) cybercombattenti (1) cyborg (1) dabiq (1) dall'euro (1) dalla NATO e dal neoliberismo (1) david harvey (1) decalogo (1) decescita (1) decrescita felice (1) decretone (1) democratellum (1) democratiche e di sinistra (1) democrazia economica (1) deportazione economica (1) depressione (1) di Monica Di Sisto (1) dichiarazione di Roma (1) dimissioni (1) dimitris kazakis (1) diritti dei lavoratori (1) dissesto idrogeologico (1) dracma (1) ebraismo (1) economie di scala (1) economist (1) ecosocialismo (1) egolatria (1) elezioni comunali 2018 (1) elezioni regionali 2019 (1) enav (1) enrico Corradini (1) erasmus (1) esercito industriale di riserva (1) espulsione (1) estremismo (1) eurasismo (1) euroi (1) evasione fiscale (1) fabbriche (1) fallimenti (1) fascistizzazione della Lega (1) felicità (1) femen (1) femminicidio (1) fiducia (1) finan (1) finaza (1) flessibilità (1) flussi elettorali 2016 (1) fondi avvoltoio (1) fondi immobiliari (1) fondi sovrani (1) forme (1) freelancing (1) fuga dei capitali (1) fusione dei comuni (1) genere (1) giusnaturalismo (1) global compact (1) gold standard (1) governabilità (1) governo neutrale (1) grande coalizione (1) gravidanza (1) grazia (1) guerra di civiltà (1) guerra valutaria (1) hansel e gretel (1) hedge funds (1) i più ricchi del mondo (1) il cappello pensatore (1) illiberale (1) ilsimplicissimus (1) import (1) import-export (1) incendi (1) independent contractor (1) india (1) indignados (1) indipendeza e costituzione (1) individualismo (1) indulto (1) intena (1) intervista (1) ius sanguinis (1) ivana fabris (1) joker (1) kafir (1) l (1) la grande bellezza (1) legalità (1) legge Madia (1) legge anticorruzione (1) legge antisciopero (1) legge di stabilità 2016 (1) leva (1) leva obbligatoria (1) lex monetae (1) libaralismo (1) libe (1) liberalizzazioni (1) liberazionne (1) liberiamo (1) libra (1) linguaggio (1) link tax (1) liste civiche. (1) loi El Khomri (1) lotga di classe (1) luddismmo (1) lula (1) madre surrogata (1) mafiodotto (1) maghreb (1) malaysian AIRLINES (1) mandato imperativo (1) manifesto del Movimento Popolare di Liberazione (1) manlio dinucci (1) manovra (1) marchesi Antinori (1) marcia globale per Gerusalemme (1) massacri imperialisti (1) massimo bray (1) massoneria (1) materialismo storico (1) matrimoni omosessuali (1) matteo bortolon (1) matteo brandi (1) megalamania (1) memoria (1) mercantilismo (1) mercato (1) mercato del lavoro (1) militarismo (1) modello spagnolo (1) modello tedesco (1) modernità (1) molestie (1) momento polany (1) monetarismo (1) moody's (1) nascite (1) nazion (1) nazional-liberismo (1) neokeynesismo (1) no allo spezzatino (1) no vax (1) nobel (1) nomine ue (1) norvegia (1) numero chiuso (1) obiezione di coscienza (1) occupy wall street (1) oligarchia eurista (1) openpolis (1) operaismo (1) ore lavorate (1) osvaldo napoli (1) pacifismo (1) palmira (1) partite iva (1) partiti (1) partito americano (1) partito brexit (1) partito umanista (1) pecchioli luigi (1) personalismo (1) petiziion (1) piaciometro (1) piano Silletti (1) piano nazionale di prevenzione (1) piero visani (1) piigs (1) politicamente corretto (1) politiche austeritarie (1) polizia (1) ponte Morandi (1) popolo (1) post-elezioni (1) post-operaismo (1) postumano (1) profughi (1) programma UIKP (1) progresso (1) qualunquismo (1) questione meridionale (1) quinta internazionale (1) rampini (1) rappresentanza (1) recensioni (1) regione umbria (1) rete 28 Aprile (1) ride sharing (1) rider (1) risparmio tradito (1) risve (1) riunioni regionali (1) rivoluzione (1) robot killer (1) rosabrunismo (1) rublo (1) salafismo (1) salir del euro (1) sandro veronesi (1) sanzioni (1) scie chimiche (1) sciopero della fame (1) seisàchtheia (1) sequestro minori (1) sfruttamento (1) sicurezza (1) siderurgia (1) sindalismo di base (1) sinismo (1) smartphone (1) social forum (1) sondaggio demos (1) specismo (1) spionaggio (1) squatter (1) stadio (1) startup (1) statuto (1) sterlina (1) strategia militare (1) stress test (1) sud (1) suez (1) supe-bolla (1) supply-side economics (1) svimez (1) taglio parlamentari (1) takfirismo (1) tango bond (1) tassiti (1) tempesta perfetta (1) terza fase (1) terzigno (1) terzo stato (1) tesaurizzazione (1) torre maura (1) tortura (1) transumanismo (1) trappola della liquidità (1) trasformismo (1) trasumanesimo (1) trenitalia (1) triptrorelina (1) trivelle (1) troll (1) uassiMario Monti (1) uberizzazione (1) ultimatum (1) vademecum (1) vadim bottoni (1) valute (1) vattimo (1) vertice di Roma (1) volkswagen (1) voucher (1) wahabismo (1) wahhabismo (1) xenobot (1) yuan (1) zanotelli (1) zapaterismo (1)